Uomini - ricordi
Lo vedi, la nebbia si chiuderà dietro le spalle di quell’uomo
come di decine, di centinaia di altri uomini, e si chiuderà come in un sogno.
Ciascuno di loro ha lasciato un gesto, una parola
a volte gridata, a volte sussurrata in una strada affollata o in un letto.
Oppure soltanto ha lasciato un silenzio - uno di quelli.
E ciascuno di loro svanirà, svanirà, dopo aver camminato
su questa terra che tutti fa sparire.
E lo vedi, erano tutti bambini che hai scorto, poi adulti
ed hanno giocato ad un gioco che non lascia vincitori
e ci credevano e tu, tu li hai guardati giocare e inciampare,
sempre attendendo che scoprissero una volta di più quel che intuivi
e che scordavi con l’ostinazione di chi sa che nulla si scorda
e tutto si lascia scordare, se si vuole.
Ora li vedi, sono uomini dagli strani sapori o sono uomini che sanno di vento,
uomini che la sera hanno acceso luci dietro finestre lontane
o uomini accesi per finestre nascoste che non sanno trovare
e ancora la nebbia li porterà con sé, tra i visi da tenere, da slegare,
e sono uomini che porti con te
come la nebbia che non si lascia desiderare
col rumore di un sospiro che non fa dimenticare.