Fine

 Agitata come agitate son le foglie quando, laggiù, oltre i vetri della finestra, il vento si china sino a terra, Ellise si porta al davanzale. Tra i tronchi degli olmi, sul prato, lungo la via che corre oltre il cancello della sua abitazione, il vento spazza e urla, e strappa, strappa, strappa le foglie: volano e cadono.


Il quadro placido del parco vivifica ora di chiome sbattute, rametti involati, mentre il cielo abbuia e, sui vetri, alle finestre, si ode il frastuono di rombi e ululati, che fan tremare gli infissi, scuotono i muri, come spallate di un gigante che sia caduto, con tutta la pesantezza del suo corpo invisibile, al suolo: così è il vento, ed Ellise si agita e vede, tra le dita, l'anello con la gemma color indaco che fu suo, e lo getta là, al vento, dove si chiude una finestra aperta, d'un tratto, sulla vita che mai fu sua.

 

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