I Sotterranei dell'Usura*
Parlerei un po' di
quell'usura bancaria che consiste negli “affidamenti”, margini di
credito (o di debito) per l'impresa. Ne parlerei se questo non fosse
un blog dedicato, per la maggiore, alle lettere.
Ne parlerei se avessi
pronto un riferimento letterario da inserire in un post dedicato al
tema e ne parlerei se riguardasse la maggior parte delle persone.
Tuttavia, nonostante
questa usura tocchi una minoranza di persone – o forse proprio
perché tocca una minoranza di persone –, il denaro prelevato secondo
una sorprendente consuetudine dalle banche fa arricchire queste di milioni di euro. E non milioni tanto per dire.
Non se ne parla granché,
il tema richiede estrema attenzione: semplificarlo è assai
difficile. Mi limito a suggerire una ricerca, è probabile che su
internet si trovi qualcosa. Per coloro intenzionati a comprendere
quella che sembra essere una prassi ordinaria delle banche,
escluse - dico - le banche etiche, ci si può rivolgere a quelle
persone che lavorano negli uffici di controllo pratiche finanziarie per privati. Ultimamente questi uffici lavorano molto: le banche
tacitano tutto restituendo il “mal tolto” alla prima contesa, ma
se si insistesse il penale toccherebbe i direttori di filiale e i
loro “capi”, responsabili di questa usura. Perciò le cosiddette
“banche” restituiscono senza troppe contrarietà il
“mal tolto” in accordi privati.
Non è per pigrizia
mentale o per cliché che vorrei scrivere tutte le fondazioni
bancarie italiane sono implicate in simile operazione - seguendo
quell'atteggiamento tanto consueto dell'animo umano, che si può
riassumere in una ininterrotta insoddisfazione informale; ma se si
escludono le banche etiche, per le quali struttura, organizzazione e
relazioni programmatiche sono originali, esiste una sorta di
uniformità nello svolgere questa pratica che consiste –
finalmente lo dico – nel cernitare piccole quantità di denaro nei
movimenti degli affidamenti. Non è raro trovare usura di
settecentomila euro, in magari tre o quattro anni, con affidamento di
uno o due milioni di euro. Rintracciare quest'usura è assai
difficile per una persona che ha già da pensare alle complicazioni
dirette della sua attività, perciò si rivolge agli uffici di cui
ho accennato sopra e scopre che la sua
banca lo ha privato di sostanze "apparentemente" irrisorie.
"Ebbene, sia. Solleviamo la barricata a venti piedi di altezza e restiamo qua tutti. Cittadini, facciamo la protesta dei cadaveri."
"Ebbene, sia. Solleviamo la barricata a venti piedi di altezza e restiamo qua tutti. Cittadini, facciamo la protesta dei cadaveri."
*Ripresa del titolo (e sua
rielaborazione) da: “I Sotterranei del Vaticano”, romanzo
pubblicato (in forma anonima) da André Gide, nel 1914. (Les Caves du
Vatican).
Autore della
raffigurazione inserita nel post: O. Rodella, pubblicata sulla prima
di coperta de: I Miserabili (Les Misérables, di Victor Hugo )
nell'edizione di Madella & C. Editori (Milano - Sesto San
Giovanni, 1931), fatta sull'edizione di Bruxelles del 30 marzo 1862.
Traduzione del Professor Conte Carlo F. Siecond.
La citazione virgolettata, in grassetto corsivo, è presa dallo stesso testo (parte quinta - Giovanni Valjean, libro I., cap. III - Raggi ed Ombre).
La citazione virgolettata, in grassetto corsivo, è presa dallo stesso testo (parte quinta - Giovanni Valjean, libro I., cap. III - Raggi ed Ombre).