Anversa
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Per tutta la città si ritrovano edifici vittoriani, gotici, moderni, postmoderni, fiamminghi e edifici senza carattere, in non troppi “chilometri” di spazio: un raggrupparsi di forme tanto diverse da far pensare al bisogno di un piano regolatore.
Per una persona abituata alla continuità, Anversa potrebbe essere sfiancante: ogni stile termina con la costruzione che lo esprime. Ci si può imbattere in un portico all’italiana con quindici metri di volte basse e mattonate, la pavimentazione lastricata, per poi ritrovarsi sotto la facciata di una costruzione dalle forme futuristiche, altissima, imponente, di vetro e metallo. Aggirata la costruzione, compare una cattedrale gotica
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Tutto sembra finto; uno dopo l’altro si alternano gli stili che si riscontrano nelle diverse città europee, con la sensazione che Anversa sia stata costruita da gente un po' "copiona": ognuna ha portato con sé lo stile che le era più familiare, l’ha replicato in questa città ed il rammarico è che la città non ha prodotto un nuovo stile, ma si è fermata ad essere una rassegna di stili d’altre città.